lunedì 28 febbraio 2011

I libri che hanno fatto (e disfatto) l'Italia

Martedí 1 marzo ore 19.00, Istituto Italiano di Cultura,
Rue de Livourne 38, Bruxelles

"Prendo spunto da alcune polemiche giornalistiche del 2009: che cosa si festeggerà, in Italia (ci si chiedeva), nel 2011? La nazione o lo Stato italiano? Le risposte furono diverse. Ci fu chi affermò: lo Stato unitario costituito nel 1861. Altri sostennero: la formazione della nazione italiana, risalente a quell’anno. Qualcun altro ribatté: la coscienza nazionale è molto più antica della costituzione dello Stato italiano unitario. In effetti la coscienza (una coscienza elitaria, certamente) di essere italiani risale al Medioevo; ed è evidente in poeti come Dante e Petrarca. La «questione della lingua», protrattasi nei secoli, ha giocato un ruolo rivelatore. Dante, Pietro Bembo, e infine Alessandro Manzoni sono le pietre miliari del dibattito. Le cerchie intellettuali coltivarono la coscienza d’una comune appartenenza linguistica (ma di lingua scritta e letteraria) e culturale. Le cose cominciarono a cambiare nel XVIII secolo, finché, dopo la Rivoluzione francese e durante e dopo il Risorgimento, il problema diventò «nazionale» nel senso che si andò in cerca d’una lingua comune che fosse parlata da tutti i cittadini: il nome emblematico di quest’esigenza è appunto Manzoni. La richiesta d’una unificazione politica fu invece molto più tarda di quella d’una lingua letteraria comune, e cominciò a farsi strada nelle élite intellettuali e politiche con l’arrivo dei francesi in Italia nel 1796. Nacquero una poesia, una narrativa e un teatro (anche musicale) che promossero la diffusione delle ideologie risorgimentali. Concluso il Risorgimento, si assistette, però, anche alla nascita d’una letteratura non più aplogetica, ma critica." (Arnaldo Di Benedetto)

Arnaldo Di Benedetto è professore ordinario di letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino. Suoi ambiti di studio prevalenti sono l'opera di Torquato Tasso e, più in generale, la letteratura del Rinascimento; l'opera di Vittorio Alfieri e il Settecento; l'Ottocento, e aspetti, autori e momenti della letteratura e della cultura del Novecento. Ha inoltre interessi comparatistici, in particolare con riferimento alle relazioni tra letteratura italiana e tedesca, e italiana e francese.