presso il teatro dell'Istituto Italiano di Cultura, rue de Livourne 38, 1000 Bruxelles

con la collaborazione di Istituto Italiano di Cultura e Società Dante Alighieri
Per informazioni: 02 629 26 55. e-mail: dirk.vanden.berghe@vub.ac.beIl Comitato della “Dante” nasce grazie all’iniziativa sia di italiani residenti a Bruxelles sia di belgi amanti del patrimonio culturale rappresentato dalla lingua italiana. L’obiettivo della Società Dante Alighieri é quello di promuovere la lingua e la cultura italiana grazie all’impegno dei suoi soci che ne organizzano l’attività anche in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.
In occasione della "Settimana della Lingua Italiana" il Comitato di Bruxelles della Società Dante Alighieri à lieto di segnalare il primo evento culturale della stagione organizzato in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura.
Lunedì 17 ottobre alle 19.00
Conferenza: Come si diventa Michelangelo
del Prof. Claudio Giunta (Università di Trento) e tavola rotonda con i professori Claudio Gigante (ULB), Dirk Vanden Berghe (VUB).
Luogo: IIC Bruxelles, Rue de Livourne 38, Bruxelles
Ciclo filmico Le identità multiple degli italiani
a cura di Beatrice Barbalato
IIC Bruxelles, 17 maggio, 2011, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura
Rue de Livourne, 38
1000 Bruxelles
Nei quartieri popolari di Napoli le ricevitorie del Lotto sono piccoli negozi che vendono numeri e l'esercente ha un continuo contatto con i suoi clienti, spesso abituali. Il gioco del lotto ha radici antichissime a Napoli, forse risale ai pitagorici, come spiega un docente universitario intervistato nel film. Film girato in bianco e nero in una Napoli diurna e notturna dove il mondo dei sogni e la morte costituiscono attraverso il gioco un continuum con la vita attiva quotidiana. Una partita con l’eternità, senza separazione fra religione e paganesimo. La naturalezza delle relazioni sociali in questo sognare con i numeri dà l’immagine di una Napoli straordinaria nella sua ordinarietà. Viaggio fra i vicoli della città dove gli abitanti nell’accettazione fatalistica di un esistente spesso doloroso, reagiscono usando il gioco per dialogare col mistero della vita. Dice un intervistato che il ‘calore’ dei numeri attraverso una vincita, testimonia che c’è qualcosa nell’aria che trascende il quotidiano.
Martedí 1 marzo ore 19.00, Istituto Italiano di Cultura,
Rue de Livourne 38, Bruxelles
"Prendo spunto da alcune polemiche giornalistiche del 2009: che cosa si festeggerà, in Italia (ci si chiedeva), nel 2011? La nazione o lo Stato italiano? Le risposte furono diverse. Ci fu chi affermò: lo Stato unitario costituito nel 1861. Altri sostennero: la formazione della nazione italiana, risalente a quell’anno. Qualcun altro ribatté: la coscienza nazionale è molto più antica della costituzione dello Stato italiano unitario. In effetti la coscienza (una coscienza elitaria, certamente) di essere italiani risale al Medioevo; ed è evidente in poeti come Dante e Petrarca. La «questione della lingua», protrattasi nei secoli, ha giocato un ruolo rivelatore. Dante, Pietro Bembo, e infine Alessandro Manzoni sono le pietre miliari del dibattito. Le cerchie intellettuali coltivarono la coscienza d’una comune appartenenza linguistica (ma di lingua scritta e letteraria) e culturale. Le cose cominciarono a cambiare nel XVIII secolo, finché, dopo la Rivoluzione francese e durante e dopo il Risorgimento, il problema diventò «nazionale» nel senso che si andò in cerca d’una lingua comune che fosse parlata da tutti i cittadini: il nome emblematico di quest’esigenza è appunto Manzoni. La richiesta d’una unificazione politica fu invece molto più tarda di quella d’una lingua letteraria comune, e cominciò a farsi strada nelle élite intellettuali e politiche con l’arrivo dei francesi in Italia nel 1796. Nacquero una poesia, una narrativa e un teatro (anche musicale) che promossero la diffusione delle ideologie risorgimentali. Concluso il Risorgimento, si assistette, però, anche alla nascita d’una letteratura non più aplogetica, ma critica." (Arnaldo Di Benedetto)
Arnaldo Di Benedetto è professore ordinario di letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino. Suoi ambiti di studio prevalenti sono l'opera di Torquato Tasso e, più in generale, la letteratura del Rinascimento; l'opera di Vittorio Alfieri e il Settecento; l'Ottocento, e aspetti, autori e momenti della letteratura e della cultura del Novecento. Ha inoltre interessi comparatistici, in particolare con riferimento alle relazioni tra letteratura italiana e tedesca, e italiana e francese.
a cura di Beatrice Barbalato
Società Dante Alighieri e Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
(1, 8, 15, 22, febbraio 2011, alle 19h00 presso l’IIC Rue de Livourne 38, Bruxelles )
1.2.2011- Bronte, cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano (F. Vancini)
8.2.2011 - Li chiamarono briganti, 1999 (P. Squitieri) proiezione
alla presenza dell’autore
15.2.2011 - Quanto è bello lu murire acciso (E. Lorenzini)
22.2.2011 - San Michele aveva un gallo (P. e V. Taviani) preceduto da Anita Garibaldi, 1910 (M. Caserini) cm. 11’
Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri è il diploma che certifica la conoscenza dell'italiano www.plida.it
Monte Paschi Belgio, conto n. 643-0043512-36 intestato a Dante Alighieri de Bruxelles.
La quota associativa é di 25€. Per gli studenti 5€.