giovedì 25 ottobre 2012

Firmato l’accordo quadro di collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e la Società Dante Alighieri Comitato di Bruxelles




E’ stato firmato il 24 ottobre dalla prof. Federiga Bindi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e dal prof. Pierre Jodogne, presidente della Società Dante Alighieri Comitato di Bruxelles l’accordo quadro di collaborazione tra l’IIC e la Dante con l’obiettivo di rilanciare la storica collaborazione tra i due enti.  “Si tratta di un accordo importante – ha affermato la direttrice dell’Istituto Federiga Bindi – che ci consente di rafforzare la collaborazione tra Società Dante Alighieri e IIC sotto vari aspetti. Offriremo alla Dante la possibilità di utilizzare gli spazi dell’Istituto per le sue attività e per la certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri) e organizzeremo eventi e progetti di comune interesse. Un grazie particolare – ha aggiunto Bindi – va al Segretario Generale della Dante Alighieri Comitato di Bruxelles, dott Filippo Segato con il quale abbiamo lavorato per il raggiungimento dell’accordo. Insomma, IIC e Società Dante Alighieri d’ora in avanti saranno alleati più di prima nel perseguimento dell’obiettivo della promozione della cultura e della lingua italiana in Belgio”. 

martedì 9 ottobre 2012

La Rai deve essere presente all’estero

Riportiamo l'intervista al Professor Claudio Gigante apparsa sul sito di informazione Eunews.it sulla battaglia per far tornare RAI 2 e RAI 3 sulla piattaforma Belgacom TV. Firmate anche voi la petizione online!

Firma quihttp://firmiamo.it/ridateci-la-rai-in-belgio/



Gigante (Dante Alighieri): La Rai deve essere presente all’estero




Claudio Gigante, Vice Presidente del Comitato di Bruxlles della Società Dante Alighieri, è professore di Letteratura italiana all’Université Libre de Bruxelles. In questa veste (anche in questa veste) si occupa della diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero, e si è fatto sostenitore e promotore, presso i soci della “Dante”, della campagna di firme lanciata dal nostro sito per il ripristino dei due canali Rai che dal primo ottobre Belgacom ha smesso di trasmettere.
Quanto è importante sottoscrivere la petizione per il ripristino delle reti Rai?
Secondo me è importante innanzitutto perché i programmi più interessanti, purtroppo, non vengono trasmessi su Rai 1, ma su Rai 3 e in generale l’offerta delle due reti bandite è di gran lunga migliore rispetto a quella del primo canale. Come molti altri connazionali mi sono accorto della scomparsa delle reti Rai proprio tentando di vedere la prima puntata del programma di Fazio e Saviano “Che tempo che fa del lunedì”.
Un buon servizio pubblico televisivo italiano all’estero deve essere garantito?
La Rai deve essere presente all’estero – e tanto più in una comunità così numerosa come quella italiana in Belgio – perché ci consente di sentirci a casa e di avere cognizione di tante cose (informazione, documentari, inchieste) che diversamente non ci raggiungerebbero attraverso altri canali. Dobbiamo considerare che qui in Belgio risiedono italiani di molte generazioni, anche gente che non possiede la parabola satellitare e anziani che non hanno dimestichezza con internet e per i quali la tv via cavo è l’unico modo per rimanere legati, nel bene e nel male, alla cultura italiana. Adesso al posto di Rai 3 potranno vedere Mediaset che però, a mio avviso, abbassa moltissimo il livello culturale trasmettendo soltanto programmi di scarsa qualità che non fanno onore alla nostra cultura. L’offerta del nostro servizio pubblico, poi, è spesso migliore anche dei contenuti che ci propone la tv belga; possiamo essere fieri di ciò che abbiamo ed è un peccato che ci venga tolto.
Belgacom e Rai potevano forse avvisare per tempo i loro abbonati…
Non aver fatto sapere nulla del cambiamento è molto scorretto, tanto più che molti italiani erano abbonati a Belgacom solo per questo; per vedere i canali italiani che dall’oggi al domani sono spariti senza nemmeno che ci fosse un tentativo di spiegazione. Non si può neanche passare alla concorrenza visto che anche Voo, da metà settembre, ha sostituito il servizio pubblico con Rai News 24.
Rai News 24 garantisce almeno l’informazione, non è sufficiente?
No, non basta. Vorrei spezzare una lancia in favore dello sport perché quello nazionale in fondo è seguito da moltissima gente. Molti appassionati seguono il calcio, ad esempio. La Rai ha concentrato tutti gli avvenimenti sportivi sul secondo canale che adesso non è più visibile; un cittadino che non ha la pazienza, il tempo o i mezzi tecnologici per continuare a seguirli su internet o via satellite è tagliato fuori. Certo, non sono queste le cose importanti nella vita, ma perché privarsi di un innocuo passatempo domenicale? Mi sembra un peccato che la ragione sia economica. Ciò che mi preoccupa di più, però, è dover rinunciare alla produzione televisiva di qualità più accettabile e allo spazio di approfondimento offerto da programmi dignitosi come Linea Notte e Ballarò: anche se a volte quest’ultimo appare come un teatrino di battibecchi per politici vanitosi resta un appuntamento di oggettivo interesse che ci permette di conoscere i volti dei nostri personaggi politici. È un vero peccato non disporre più di questa voce. Anche Fazio, in fondo, la domenica sera era divertente e Report è un programma eccellente dal punto di vista giornalistico: una delle poche cose “guardabili”. Rimane il primo canale che qualitativamente lascia a desiderare. Non avrei mai firmato una petizione solo per riavere Rai 1.
Qual è oggi il ruolo della Rai nel promuovere la lingua e la cultura italiana fuori dai confini nazionali?
Sicuramente trasmettere canali culturali italiani è anche un modo per far conoscere il nostro paese. Gli studenti belgi, ad esempio, usavano i programmi di Rai 3 per migliorare la conoscenza della lingua. Anzi, proprio loro si lamentano che i film della Rai sono misteriosamente criptati. Invece adesso, l’immagine che l’Italia darà di se stessa tramite le reti Mediaset sarà dequalificante: certi contenuti è meglio tenerli per noi e non mostrarli all’estero.
Lei sarebbe disposto a passare ad un altro operatore che distribuisse Rai 2 e Rai 3?
Si.
Intervista raccolta da Loredana Recchia


http://www.eunews.it/gigante-dante-alighieri-la-rai-deve-essere-presente-allestero/

domenica 7 ottobre 2012

Ridateci la Rai in Belgio, firma anche tu


Pubblichiamo volentieri l'iniziativa dei Eunews.it di raccogliere firme per far tornare RAI 2 e RAI 3 sulla piattaforma di Belgacom TV in Belgio.
 
Rai 2 e Rai 3 dal primo ottobre non sono più visibili in Belgio. Fino al 30 settembre erano diffuse da Belgacom, ma, scaduto il contratto con Viale Mazzini, non si è riusciti a giungere ad un nuovo accordo. Non sappiamo perché l’intesa sia fallita, sappiamo però che per noi italiani in Belgio si tratta di una perdita grave e dolorosa. Crediamo che dovere del servizio pubblico sia anche quello di offrire ai cittadini all’estero la pluralità della sua ricca produzione, che ci permette anche di essere più vicini al nostro Paese, a quel che lì accade ed a come lì si interpretano i fatti del Mondo. Chiediamo dunque, come italiani alla Rai e come ospiti a Belgacom, di lavorare intensamente, di fare uno sforzo di buona volontà per ripristinare un servizio seguito ed importante. La promozione dell’immagine del Paese all’estero comincia da gesti concreti. Anche la comunità italiana in Belgio, che già da anni domanda più forti investimenti e politiche culturali, ritiene che un’attenzione del servizio pubblico verso questi cittadini indichi il riconoscimento e la valorizzazione del proprio contributo in questo sforzo.

Per favore, firmate al link sottostante, i “mi piace” son belli e fanno piacere, ma non si possono inviare a Rai e Belgacom, mentre le firme sì.



Primi firmatari (in ordine di arrivo)
Giuseppina Paterniti (Corrispondente Rai da Bruxelles)
Gianni Pitella (Primo vicepresidente Parlamento europeo)
Marco Zatterin (Corrispondente La Stampa da Bruxelles)
Alessandro Gaeta (Inviato Tg1 Rai)
Rita Borsellino (Deputato europeo Pd)
Francesco De Angelis (Deputato europeo Pd)
Sergio Paolo Silvestris (Deputato europeo Pdl)
Sergio Cofferati (Deputato europeo Pd)
Mario Pirillo (Deputato europeo Pd)
Luigi Berlinguer (Deputato europeo Pd)
Francesco Cerasani (segretario Pd Bruxelles)
Carlo Fidanza (Deputato europeo Pdl)
Clemente Mastella (Deputato europeo Pdl)
Gino Trematerra (Deputato europeo Udc)
Silvia Costa (Deputata europea Pd)
Erminia Mazzoni (Deputata europea, Pdl)
Cristiana Muscardini (Deputata europea, Pdl)
Arnaldo Ferragni, Raffaella Bisceglia, Antonio Montano, Caterina Latini, Dario Ferrante, Giorgio Gervasini, Gilda Baroni, Stefano Basilico
Patrizia Toia (Deputata europea Pd)
Giommaria Uggias (Deputato europeo Idv)
Barbara Matera (Deputata europea Pdl)
Crescenzio Rivellini (Deputato europeo Pdl)
Oreste Rossi (Deputato europeo Lega Nord)
Claudio Morganti (Deputato europeo Lega Nord)